Differenze tra le risoluzioni video.

Vi siete mai chiesti per quale motivo esistano così tanti formati video? Non potevamo metterci tutti amorevolmente d’accordo su uno e basta? Ma soprattutto, quanto è frustrante scaricare un video che è disponibile nell’unico formato non compatibile con l’unico dispositivo che al momento abbiamo a disposizione?

Contenitore e Codec.
I file multimediali sono composti da due parti: il formato contenitore e il codec. La differenza tra questi due elementi è uno dei maggiori grattacapi per gli utenti, ma una volta intuito “l’inghippo” si riesce tranquillamente ad arrivare a capire anche il motivo per il quale alcuni formati siano preferibili ad altri. Un formato contenitore è un formato di file che può contenere diversi tipi di dati, compressi tramite codec audio/video, e quando ci focalizziamo sull’estensione di un file video, si sta effettivamente vedendo il tipo di contenitore. Il tipo di contenitore determina quali tipi di dati possano essere contenuti nel file e come questi dati possano essere organizzati all’interno del file stesso.Ad esempio, un formato contenitore potrebbe avere spazio per una traccia video, una traccia audio e una traccia di sottotitoli (si sta parlando già di un formato molto avanzato, ma è giusto per rendere l’idea). Il problema è che il formato contenitore non descrive necessariamente come i dati siano codificati.Una ripresa video grezza (raw video) richiede un sacco di spazio, ad esempio una registrazione di un minuto potrebbe richiedere fino diversi gigabyte a seconda della risoluzione e del framerate.Ecco perché le tracce video devono essere compresse per file di dimensioni ragionevoli prima di poter essere masterizzate su dischi o caricate in rete per essere guardate o scaricate. Ma ovviamente ci sono diversi metodi di compressione, ognuno con i suoi pro e contro.Quando si parla di codec video, stiamo parlando di questi diversi metodi di compressione. E la cosa importante da sapere è che il formato contenitore è in grado di supportare molteplici codec.

Questo è il motivo per il quale possono sorgere problemi per la visione di un video. Ad esempio, anche se un dispositivo sa leggere il formato video contenitore MP4, potrebbe non sapere però come decodificare la traccia video sita all’interno dello stesso file, che potrebbe essere codificata con Xvid, x264, o x265. O magari non riesce a leggere la traccia audio, che può essere codificata utilizzando un qualsiasi metodo di compressione audio.

Il miglior formato video?

Ci sono solo due situazioni in cui si ha davvero bisogno di conoscere i “migliori” formati video:

  1. Si sta creando un video ed è necessario valutare alcuni pro e contro come:
    • Quante persone possano eseguire un determinato tipo di formato;
    • Quante persone possano eseguire un certo codec;
    • Come massimizzare la qualità video riducendo al minimo le dimensioni del file.
  2. Si ha la possibilità di scaricare un video in più formati e si desidera sapere quale sia il miglior rapporto qualità/peso. Per i formati, si scelga MP4 nel caso si voglia una garanzia per la riproduzione universale (anche se MKV sta recuperando in popolarità perché offre più funzionalità e flessibilità).

Ovviamente anch’esso è un mondo in continua evoluzione e sicuramente in tempi molto recenti si dovrà avere un occhio di riguardo per il codec x265 che supporterà risoluzioni fino a 8K.